Il mercato Energetico

Quando parliamo di liberizzazione del mercato energetico, ci riferiamo ormai al secolo scorso, eppure le difficoltà incontrate tutt'oggi all’arrivo della bolletta, ci fanno sentire ancora dei bambinetti impreparati. Lo siamo. Cerchiamo di fare chiarezza e affidiamoci ad un pò di inFormazione.

Tre passaggi fondamentali caratterizzano il mercato dell’energia e né definiscono i costi:

• Generazione dell’energia
  La prima fase, ossia quella della generazione o produzione dell’energia, può avvenire in Italia o nelle vicine nazioni dalle quali l’Italia acquista l’energia elettrica non riuscendo a garantire una produzione tale da soddisfare tutte le richieste. In Italia la maggior parte dell’energia deriva da fonti non rinnovabili (soprattutto gas naturale) e in parte minore da fonti rinnovabili (energia geotermica, eolica, solare eccetera).
• Trasporto
  Il trasporto permette di trasferire l’energia dalle centrali di produzione fino alle centrali di diffusione.
• Distribuzione agli utenti Infine, la distribuzione assicura al consumatore di poter disporre di energia elettrica in casa, in negozio, in ufficio e in tutti gli ambienti in cui essa sia necessaria.

Questi tre passaggi sono comuni sia a quanti si riforniscono dal mercato libero che a quanti, invece, godono ancora del servizio del mercato a maggior tutela (ancora per poco). Vediamo a questo punto le differenze.
Il mercato a maggior tutela consiste in un regime tariffario stabilito: i prezzi dell’energia sono fissati dall’ARERA che, in base all’andamento trimestarle, calcola il costo medio sul mercato italiano e stima il prezzo per successivi 3 mesi. l’ARERA svolge un’attività di regolazione e controllo nei settori dell’energia elettrica e del gas naturale stabilendo, per i settori energetici, le tariffe per l’utilizzo delle infrastrutture e garantendone la parità d’accesso per gli operatori.(www.arera.it)
Per il mercato libero invece troviamo il Gestore dei Mercati Energetici S.p.A. (GME) che opera al fine di gestire, controllare, stimolare la concorrenza nelle attività di produzione e vendita. Tutti i produttori, consumatori e grossisti di energia elettrica in italia stipulano contratti di acquisto e vendita nell’ambito della Borsa Elettrica Italiana. Sul portale del GME (www.mercatoelettrico.org) secondo criteri di neutralità, trasparenza ed obiettività di cui si fa garante, possiamo trovare le pubblicazioni di tutti i prezzi di mercato minimi, massimi e la relativa media, in statistiche giornaliere, mensili e annuali.
Quando un cliente acquista energia, ossia stipula un contratto, in realtà sta mettendo in moto un complesso meccanismo. Infatti, a differenza del mercato tutelato, che prevedeva prezzi definiti e uguali per tutti (non necessariamente vantaggiosi), nel mercato libero troviamo tariffe molto differenti tra loro. La possibilità di proporre prezzi diversi non è legata alle attività di distribuzione e trasporto, a tasse e imposte che sono costi fissi e stabiliti e che dovrebbero essere identici per tutti i fornitori, bensì dalle oscillazioni di prezzi di borsa.
I nostri costi "dipendono" dal fornitore che, a seconda dei periodi, riuscirà ad applicare tariffe più o meno convenienti.In parole povere: se riesce a comprare a poco può offrirci una tariffa vantaggiosa, in caso contrario, la nostra bolletta sarà un salasso.

Abbiamo detto che le attività di distribuzione e trasporto (livellate dall’ARERA), le tasse e le imposte (definite dal governo) sono costi fissi e stabiliti e sono identici per tutti i fornitori.
Succede però che le accise sul gas per le aziende che lo sfruttano per la lavorazione, non vengano decurtate proprio sempre, così come l’applicazione dell’IVA agevolata destinata alle aziende di trasformazione, venga troppo spesso dimenticata.